Italian Missing Children Institute: come tutto ebbe inizio

Nel panorama mondiale l’attenzione verso le problematiche legate ai minori è sempre molto alta. Il tema “bambini” rappresenta il centro nodale delle responsabilità relative non solo alle Forze dell’Ordine ma anche a tutta la popolazione. E’ vero infatti che la maggior parte della gente si rende conto della necessità di una tutela particolare verso questa fascia di età. Molte sono le insidie che incombono sia dalla vita quotidiana che dall’uso della rete. Sembrano esserci costantemente in agguato individui pronti ad approfittare dell’innocenza dei giovani. Per questo motivo la lotta per la tutela dei minori non cessa mai, anzi cerca sempre nuove vie e nuove ispirazioni per migliorare.

Proprio su questa scia è nata l’Italian Missing Children Institute.Tutto inizia da un viaggio negli Stati Uniti, in particolare ad Alexandria (Virginia) dove ha sede il National Center for Missing and Exploited Children.

La missione del National Center for Missing and Exploited Children è riportare i bambini scomparsi al sicuro tra le braccia delle loro famiglie. Il loro lavoro non si interrompe mai per contrastare le scomparse dei bambini e chiunque voglia far loro del male.

Durante la mia internship presso il National Center for Missing and Exploited Children ho potuto osservare la dedizione e l’impegno che contraddistingue questo centro. Dall’assistenza psicologica alle famiglie degli scomparsi alla realizzazione delle age progression da parte degli artisti forensi, tutti danno il massimo creando una forte sinergia che da speranza a chi è in sofferenza per la scomparsa di un proprio figlio. Speranza, è per questo che il National Center for Missing and Exploited Childrenesiste.

Il loro lavoro affianca quello dell’FBI nella ricerca dei bambini scomparsi e fornisce un importante supporto. La loro efficienza mi ha fatto realizzare di come in Italia macasse un servizio come il loro. Le denunce di scomparsa di minori sono molte anche in Italia e quindi il servizio dell’Age progression si rivela essere di cruciale importanza. Basta pensare che non si può far circolare oggi la foto di un bambino scomparso 5 anni fa. Le caratteristiche somatiche del volto di un bambino si modificano con la crescita e quindi le foto segnaletiche vanno rielaborate ed aggiornate periodicamente per essere funzionali al ritrovamento degli scomparsi.

Incoraggiata, quindi, dall’entusiasmo e dall’energia del National Center for Missing and Exploited Children, ho deciso di dare il mio contributo alla ricerca dei bambini scomaprsi creando l’Italian Missing Children Institute.

Come non essere ispirati da tanta dedizione e da tanto amore?

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